Progetti

Noi speriamo che in un prossimo futuro, le cure per l’Autismo non potranno prescindere da una forte connotazione farmacologica ( un po’ come succede oggi per la Schizofrenia ).
Al momento però la situazione è sconfortante, come potrete leggere nelle varie finestre, la ricerca sta avendo un forte impulso e molto si sta facendo, ma i dati che risultano da queste ricerche sono troppo spesso in grande contraddizione tra loro, e, se escludiamo Trattamenti Vitaminici o somministrazioni di Melatonina ( utilizzati per migliorare il rapporto veglia / sonno ), si stanno sperimentando trattamenti con Neurolettici atipici, ma non si hanno ancora dei dati sulla loro validità.
Ciò che a nostro avviso ostacola il lavoro dei Ricercatori è l’attuale inadeguatezza del DSM-IV e ICD-10 ( in ritardo con le nuove conoscenze scientifiche), non sono impostati per valutare e classificare i gravi e complessi disturbi Bio-chimici che, più o meno tutti i Soggetti Autistici presentano, Non vi è dubbio che vi siano stati grossi passi in avanti rispetto al DSM III- R, ma ciò non è ancora sufficiente perché l’Autismo Infantile dovrebbe essere visto e valutato come una “ scatola cinese”, diviso cioè in tanti sottogruppi, divisi a loro volta in altri sottogruppi, e a loro volta in altri sottogruppi, in base oltre che ai vari Disturbi del Comportamento, anche all’età, sintomatologie, alterazioni metaboliche, intolleranze, ( esemplificando il concetto, la casistica ci dice che solo un 25– 30% di Autistici sono soggetti ad Epilessia ; questi soggetti devono entrare in un sottogruppo a parte, e vanno ugualmente divisi in sottogruppi, etc. ), agendo in questo modo si potrà avere una discreta uniformità di soggetti su cui intervenire con Ricerche Farmacologiche finalmente mirate, identificando Sintomi Bersaglio da colpire e avendo risposte più univoche.