Deja Vu – Il Reato di Appropriazione Indebita

0 Pubblicato da Dom, 16 Maggio 2010, 11:07

Le Storie di Andy – Deja Vu – Il Reato di Appropriazione Indebita

L’idea che un Ragazzo Autistico Grave possa commettere dei “Reati” è ovviamente impensabile, eppure nel suo piccolo, Andy riesce ad eccellere in un Reato ben specifico: “l’Appropriazione Indebita” che nel suo caso riguarda il procurarsi dolci, bevande, e tutto ciò che gli piace tanto, senza badare a cosa ne pensino le vittime di turno e soprattutto senza curarsi delle loro probabili reazioni per quei furti commessi davanti ai loro occhi in modo così sfacciato e spudorato.
Questo per noi Genitori è sempre un grosso problema, perché come dice sempre Ada, Andy è un “Figo da paura”, perché ha un viso proprio bello, con occhi luminosi e un sorriso smagliante e a vederlo di primo acchito non sembra un ragazzo con dei problemi comportamentali e spesso mi è toccato un superlavoro, anche propriamente fisico, come se fossi un “Bodyguard”, per impedire che le vittime di turno non mettessero le mani addosso al “Ladruncolo Andy” e a volte c’è mancato davvero poco, come quella “terrificante” situazione sul “Ponte di Bassano” gremito di gente.
Dice la famosa canzone “ sul Ponte di Bassano noi ci darem la mano ed un bacin d’amor”, ma per Andy invece quella volta sul Ponte non ci furono “mani e bacini d’amor”, ci fu un abilissimo furto di un Cono Gelato dalle mani di una ignara Ragazza che stava passeggiando e chiacchierando tranquillamente in compagnia dei suoi amici.
Fu una scena memorabile, sul Ponte è Zona Pedonale, noi lo stavamo attraversando a piedi per prendere un po’ di fresco (grazie all’aria che scende a tutte le ore dalla Valsugana), quando un gruppo di ragazzi ci venne incontro, l’ultima del gruppo era una ragazza con un gelato in mano mentre io avevo Sonia alla mia sinistra e Andy era alla mia destra.
Fu un lampo, la ragazza era distratta e la sua presa sul gelato era leggera, per Andy fu un gioco da ragazzi portarglielo via e dare un morso al gelato, il tempo in quell’istante si cristallizzò, la ragazza restò allibita a bocca aperta, ma il suo Fidanzato (evidentemente un tipo “assai incazzoso” ) scattò come una molla verso Andy, ma io lo precedetti e con una presa “rugbistica” abbrancai Andy al petto e lo girai di 180 gradi per proteggerlo e nel contempo urlai al Ragazzo “fermo!!!!, ha dei problemi!!!!!!”, per fortuna lui non era “sordo” e capì che qualcosa non andava e si fermò giusto in tempo, poi mentre io tenevo ancora fermo Andy che continuava tranquillo ed imperturbabile a mangiare il gelato, Sonia spiegò alla compagnia il problema di Andy e tutto si risolse per il meglio.

Scene simili ne sono successe tante altre, ma il tempo ci è amico, per cui, mentre allora le situazioni furono difficili da gestire, poi col tempo, diventano divertenti nel ricordarle…………

Gli Alberi di Limoni del Campeggio: L’Anno scorso siamo stati in Vacanza in un piccolissimo Campeggio in Toscana, la prima sera abbiamo cenato in Bungalow e poi per abituare Andy al nuovo ambiente, abbiamo raccolto le immondizie e abbiamo dato in mano ad Andy il sacchetto e poi io e Sonia lo abbiamo accompagnato per farglielo gettare nei Cassonetti situati vicino all’ingresso del Campeggio, ci siamo poi fermati un attimo alla Reception per chiedere informazioni sulla nostra permanenza, con Andy che non ci faceva fretta, anzi educatamente ci aspettava un po’ più avanti, apparentemente tranquillo facendo il “Merlotto” (per forza che era tranquillo e Educato), aveva in mano 2 Limoni arraffati da uno dei tre grandi alberi di Limoni in vaso situati a fianco della Reception.
Andy adora i Limoni, gli piace il loro sapore aspro e anche a casa, quando si impadronisce delle chiavi del frigo, ne fa un vero scempio, noi abbiamo provato a chiudere gli Alberi dentro un Frigo, ma non siamo riusciti a trovarne uno di quella dimensione, per cui Andy era al settimo cielo, “No chiavi, Yes Party” e non c’è stato verso di fermarlo; vedere dei limoni disponibili davanti ai suoi occhi e vedere che gli bastava allungare la mano per prenderli, per lui era davvero una tentazione irresistibile.
I primi furtarelli, passarono inosservati, ma il numero dei Limoni calò rapidamente ed era ovvio che una simile “espoliazione” venisse scoperta e che i Gerenti del Camping iniziassero a chiedersi chi fosse il ladro di limoni, noi all’inizio, abbiamo cercato di “coprire” Andy cercando di prevenirne le successive razzie, ma pur usando tutte le armi in nostro possesso abbiamo miseramente fallito; quando siamo arrivati gli alberi avevano parecchi frutti, quando che ne siamo andati, vi erano rimasti frutti solo sui rami più alti, perché lì non c’erano sedie su cui salire.
Andy non sà saltare, ma a casa per mangiarsi le Albicocche e le Prugne dalle piante, trascina una sedia del giardino fino all’albero, poi ci sale sopra e arraffa tutto quanto c’è a portata di mano.
Andy era guardato a vista e ogni volta che passavamo davanti all’ingresso lo tenevamo stretto tra noi due per impedirgli di nuocere, ma per uno furbo come Andy, i nostri tentativi di contenimento erano blandi e velleitari, forse… e dico forse… solo se avessimo “incatenato Andy” o ingaggiato degli “Esperti di Antiterrorismo”, avremmo salvato i Limoni, perché in quella settimana per Andy “raccogliere i Limoni e mangiarli” era diventato l’obiettivo principale, bastava che allentassimo un attimo la sorveglianza ed Andy, con sortite rapide e letali, (da “Blitz Krieg” – Guerra lampo) spariva dal Bungalow e sia che gli corressi dietro io o che mandassi Ada a cercarlo, il risultato era lo stesso, quando lo trovavamo (indovinate dov’era?) o quando ritornava da solo al Bungalow, aveva sempre in mano un limone e la T/Shirt sporca di giallo; non c’era davvero nulla che potessimo fare.
Ad un certo punto per noi quella non era più una vacanza, ci siamo arresi e abbiamo “alzato Bandiera Bianca”; abbiamo spiegato la situazione ai Gestori, io mi sono offerto di pagargli i Limoni e li ho pregati di controllare che almeno Andy, dopo l’appropriazione indebita, non uscisse dal Camping.

Il Pranzo del Campo Scuola Estivo: 5/6 anni fa Ada era al Campo Estivo organizzato dalla Parrocchia nell’altipiano di Castel Tesino in Trentino, era il mese di Luglio e nel Bosco si potevano trovare i Porcini, i Finferli e altro Misto Bosco (vi chiederete che c’entra questo con Andy… in realtà non c’entra nulla, ma che bello andare in cerca di Funghi … (anche se ad essere sinceri, se non ne trovi…… non è poi così bello), ma se invece riempi il Cestino di “Boletus Edulis” e “Cantharellus Cibarius” come è gustoso mangiarli con le buone Tagliatelle fatte in casa da Sonia).
Comunque quel giorno ad accompagnarci nei boschi c’era anche Andy, che è un grande camminatore ma anche “grande Calpestatore”, perché lui scavalca solo gli ostacoli che gli impediscono il cammino, per tutto il resto, qualsiasi cosa calpestabile gli si pari davanti, (purtroppo anche le Pozzanghere) lui tira sempre dritto e spiana tutto, come se fosse un fischiettante “Caterpillar”.
Dopo una bella camminata e un’ottima raccolta di Funghi, ci siamo recati nella Mensa comune del Campo per mangiare tutti insieme, allora Andy era tremendamente selettivo nella scelta dei cibi, ricordo che del Menù (ovviamente un po’ alla buona) non mangiò nulla, ma si rifece con i Dolci, solo che non aspettò di essere servito, ma quando la ragazza che portava la Meringata passò davanti al nostro tavolo, Andy si voltò di scatto e tra la sorpresa e lo sbigottimento generale, infilò la mano nel Vassoio, abbrancò un pezzo di Torta e se la portò alla bocca ingoiando un boccone gigantesco (sembrava avesse la bocca grande come quella di una “Cernia”) e poi visto che gli era piaciuto, ci fece capire che voleva il Bis e anche il Tris, ma stavolta la ragazza che portava il vassoio dei Dolci, memore del precedente fattaccio, intelligentemente si guardò bene dal venire vicino al nostro tavolo e ci fece arrivare un piatto già con dentro la fetta.

Il Falco Pellegrino : Eravamo a Jesolo, in Hotel c’era un Gruppo di Portatori di Handicap Paraplegici dell’Alto Adige, che erano tutti in fremente attesa di mangiarsi una fetta di torta per il compleanno di uno di loro, ma non avevano fatto i conti con Andy che probabilmente aveva da tempo puntato la Torta e le stava “facendo la posta”, io fallii miseramente nel mio ruolo di controllore, perché ero distratto e non mi ero accorto di niente, ma mi riscossi nel sentire una serie di urli (forse anche di imprecazioni) in lingua sconosciuta che provenivano dal “Gruppo dei festeggiandi” e potei solo osservare da lontano l’attacco di Andy che si lanciò in picchiata, rapido e letale come un Falco Pellegrino verso la Torta, ma ogni tanto anche ai Rapaci capita di effettuare un “attacco a vuoto” e quello di Andy fallì perché uno dei loro Accompagnatori, lanciandosi eroicamente a corpo morto, riuscì a sottrarre proprio all’ultimo secondo la loro torta dagli “artigli “ ormai protesi del mio Falcotto.
Vi furono grandi festeggiamenti al tavolo “Alto Atesino”, la parola “Wunderbar” (meraviglioso) venne pronunciata a più voci, vi furono ululati e grida di giubilo, pacche sulle spalle e soprattutto vi fu una Torta ancora integra davanti alla quale farsi fotografare, con le dita a “V” a mò di Vittoria; si può davvero ben dire che fu una fortuna che Andy quella volta fallisse il colpo, perché involontariamente fece davvero una buona azione, regalò a quei ragazzi una giornata emozionante che rimarrà per sempre impressa nella loro mente come un ricordo indimenticabile di quella vacanza al mare.

Saluti a tutti e ………………….. alla prossima Storia – Roberto Rusticali

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