AUTISMO E SCUOLA

0 Pubblicato da Lun, 29 Aprile 2013, 10:25

di Sonia e Roberto Rusticali

L’Italia è una Nazione all’avanguardia nella Legislazione sull’Integrazione Scolastica, la scelta di inserire i Bambini affetti da handicap nelle Classi insieme ai “Coetanei Normodotati “ è stata lodevole e coraggiosa, ma a nostro avviso non è stata adeguatamente seguita dalla realizzazione degli aspetti pratici, nel rapporto tra Scuola e Famiglia, nel rapporto numerico Bambini – Insegnanti, ma soprattutto nella specializzazione del personale Docente che non risulta sufficientemente preparato per seguire adeguatamente i Bambini con Handicap Psichico con particolare riferimento all’Autismo e PDD ( Disturbi Pervasivi dello Sviluppo ), a tal proposito, abbiamo potuto visionare dei testi dei corsi di Alta Specializzazione in cui all’interno dei volumi, ci sono solo poche righe che parlano di Autismo, e quindi il personale Docente che termina il Corso acquisisce un’infarinatura di base, ma non è umanamente possibile che sia adeguatamente preparato per seguire dei Bambini Autistici.
Manca quindi il passaggio successivo e più qualificante, una specializzazione mirata per le varie patologie e soprattutto una continuità didattica con una presa in carico che segua l’intero percorso scolastico del bambino.
Bisogna dare atto che si vedono segnali positivi all’orizzonte, la volontà di miglioramento si nota, ma le manchevolezze di cui si accennava precedentemente esistono tuttora e perciò crediamo che la maggiore indipendenza dei Presidi e dei Direttori Didattici, possa essere sfruttata nel migliore dei modi a patto che il Genitore acquisisca la capacità di relazionarsi col Personale Docente presentando un quadro più chiaro possibile della situazione e della Patologia del bimbo e cercando di utilizzare delle strategie che siano le più idonee per la Sua Integrazione Scolastica.
Quando sentiamo affermare che devono essere la Scuola ed il Personale di Sostegno a gestire al meglio il Bambino con Handicap Psichico, col genitore nel ruolo di soggetto quasi passivo, ci sentiamo sgomenti, in quanto assistiamo nella stragrande maggioranza dei casi alla più deleteria delle Utopie, con Bambini lasciati allo sbando a spasso nei corridoi malgrado volenterosi tentativi di buona volontà del Personale che deve seguirli ma che come si diceva è troppo spesso impreparato.
Sappiamo benissimo che ci sono pochi Medici che possono fare questo tipo di lavoro nelle scuole ma sappiamo anche che è possibile formarli, ma per fare questo bisogna che le Associazioni Genitori operino profondamente, organizzando Corsi di Formazione, Seminari di Approfondimento e quant’altro serva per dare al Personale di Supporto una base su cui comprendere la complessità dell’Autismo e portare poi queste realtà nella scuola e nella pratica, bisogna capire che solo questa è la strada che porterà ad un cambiamento e bisogna lavorare sodo tutti insieme smettendo di essere delle pecore in mano a troppi pastori che non sanno fare bene il loro lavoro.

Un Genitore che non si Associa e si lascia portare allo sbando, fa solo del male a Suo Figlio e non potrà mai sperare di vedere dei miglioramenti nella sua situazione.