L’ Educazione come ausilio alla disabilità autistica

0 Pubblicato da Gio, 18 Aprile 2013, 11:22

Associazione Autismo Triveneto Onlus
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Iscrizione Albo Regionale N° VI 0391

Progetto :
L’ Educazione come ausilio alla disabilità autistica
Supporto educativo strutturato per lo sviluppo cognitivo dei bambini/ragazzi con
Sindrome autistica , dentro il territorio di appartenenza .

Introduzione:

I bambini/ragazzi con Sindrome autistica esigono un livello di attenzione molto alta da parte dell’adulto, per evitare gravi problemi comportamentali come l’isolamento, la distruttività , l’aggressività, l’autolesionismo e il porsi in situazioni pericolose ; questi problemi sono causati dalla forte frustrazione di non poter comunicare in modo adeguato i propri bisogni e i propri desideri e hanno ricadute molto negative sulla vita della famiglia.

Le ricerche scientifiche degli ultimi trent’anni hanno dimostrato che in questi casi uno degli ausilii più efficaci è l’educazione, strutturata con programmi specifici e ben definiti sulle caratteristiche individuali del bambino/ragazzo. Questi ragazzi spesso in Italia vengono considerati non testabili e non educabili a causa dell’arretratezza dei loro esaminatori ma la comunità scientifica internazionale ha dimostrato che l’educazione strutturata diventa lo strumento più efficace per migliorare la loro condizione presente e futura dentro al loro naturale contesto sociale( Yale University Dott. David Choen – International Autistic Child and Allied Professionals Associated Psychiatry ). Evidentemente si tratta di interventi che richiedono una preparazione ed una formazione continua da parte di chi li attua ed una valutazione specifica del bambino/ragazzo, per ottimizzare gli interventi è indispensabile la creazione di una rete di servizi .

La applicazione di questi programmi spesso è pensata dentro a Scuole/Centri speciali ma in Italia dove ci sono buone leggi sull’integrazione ( 104 e successive modifiche ) possiamo pensare a dare un supporto educativo strutturato dentro alle Scuole pubbliche e dentro la vita di tutti i giorni dei bambini/ragazzi con il presupposto che questi programmi funzionano solo con il forte coinvolgimento delle famiglie .

Nell’applicazione di questi programmi una parte sostanziale è data dallo studio di modalità aumentative della comunicazione attraverso supporti visivi, foto, disegni, pittogrammi, parole o frasi chiave scritti , segni o gesti perché spesso sono canali preferenziali di comunicazione sia recettiva che espressiva. Dotare i bambini/ragazzi con autismo di mezzi cominicativi sempre spendibili e socialmente comprensibili ha il medesimo significato di dotare di carrozzella un paraplegico.

L’obbiettivo di questo progetto è di aiutare i bambini/ragazzi e le loro famiglie , grazie al supporto di un insegnante/pedagogista o educatore preparato ad hoc , che sia normalmente inserito nella scuola/centro frequentati e diventi una figura di mediazione per lo svolgimento del programma individuale anche nel tempo extra-scolastico. E’ importante ricordare che se mancano questi supporti efficaci e in rete , le famiglie vengono spesso consigliate da parte delle Scuole di portare i loro figli negli Istituti Speciali che purtroppo ancora esistono, in oltre per gli adulti anche i CEOD hanno poca accoglienza.

Questo progetto si basa sulla rete di servizi T.E.A.C.C.H. attuata nel North Carolina ( USA ) dal prof. Eric Schopler e dai suoi collaboratori negli anni settanta ed esteso in molti stati europei , primo fra tutti l’Inghilterra. Il progetto vuole essere flessibile alla realtà Italiana confermando però il punto cruciale del progetto T.E.A.C.C.H. e cioè la forte collaborazione con i genitori che devono essere partner alla pari con gli insegnanti/operatori nella stesura e nella conduzione del programma. Restituire ai genitori il loro ruolo attivo significa sollevarli dal senso di frustrazione e di impotenza e migliorare il loro rapporto con i figli e la qualità di vita della famiglia colpita.

IL PROGETTO :

Il progetto intende realizzare una maggiore integrazione nel naturale contesto di appartenenza dei bambini/ragazzi e delle loro famiglie attraverso l’utilizzo di insegnanti/volontari che sviluppano i progetti educativi e le valutazioni di cui verranno inizialmente dotati i bambini/ragazzi.
I progetti educativi contengono le priorità concordate con la famiglia e la scuola nel rispetto delle inclinazioni personali di ciascun ragazzo. Il lavoro dei volontari si articolerà :
a) dentro i previsti incontri mensili di osservazione e valutazione che già sono inclusi nelle sperimentazioni didattiche/metodologiche avviate nelle Scuole e nei Centri educativi e
b) nel trasferimento alle famiglie ( e possibilmente ai Distretti ulss )di appartenenza di competenze educative specifiche e mirate.

Il progetto si svolgerà in tre fasi :

1) Formativa e di raccolta dei dati : la formazione degli insegnanti ( che già sono stati sensibilizzati con il Corso di formazione “ La Scuola , l’autismo e i Disturbi Generalizzati dello Sviluppo “ organizzato da ANGSA sez. di Vicenza ) verrà fatta attraverso
a) corsi individuali di formazione pratica di 30 ore che si svolgeranno in convenzione con la COFHAGRA di Verona e all’interno del Centro per l’autismo “ La Stella “ ; tenuto dalla dott.ssa Tania Cavaliere Pedagogista . Il corso deve essere individuale per non disturbare i ragazzi autistici del Centro .Da luglio a dicembre;
b) successive consulenze pratiche in itinere da parte di Neuropsicologo responsabile del Progetto Autismo dell’Ulss 9 di TV . Il volontario farà una raccolta dei dati utili che indicheranno la situazione di partenza e lo sviluppo delle abilità acquisite dai bambini/ragazzi seguiti e proseguirà anche durante la fase esecutiva del progetto . Da novembre al 30 giugno;

2) Esecutiva : Da Novembre a giugno ;appena gli insegnanti volontari avranno acquisito nozioni sufficienti sui singoli casi si passerà alla fase esecutiva che prevede l’applicazione del un progetto individualizzato per ogni bambino/ragazzo sulla base delle valutazioni a casa e a Scuola/Centro , effettuate dal Neuropsicologo e integrate dai dati raccolti con la famiglia . Lo sviluppo degli interventi educativi si basa sulla filosofia del progetto T.E.A.C.C.H del North Carolina che punta a sviluppare le abilità emergenti aggirando così i deficit funzionali che limitano i bambini/ragazzi. Si prevede la preparazione di materiale didattico da parte degli insegnanti , in collaborazione con le Scuole/Centri e con i compagni dei ragazzi e delle famiglie. Si prevede la preparazione di un CD multimediale per ogni progetto educativo.
L’Associazione svolgerà un ruolo gestione e di raccordo tra i vari attori .

3) Verifica : le verifiche andranno fatte periodicamente secondo le necessità, ma almeno a metà ( febbraio )e alla fine del progetto ( giugno ) . Gli insegnanti terranno un Registro su cui annotare tutte le attività svolte e i risultati. Le relazioni a medio termine e finale conterranno anche i risultati delle verifiche.

Ogni fase del progetto sarà strettamente controllata dalla responsabile del progetto insieme ai
formatori/consulenti dell’Associazione. Si prevede che la maggior parte dei volontari saranno
insegnanti e/o pedagogisti che già sono a disposizione nelle Scuole/Centri e che diventeranno
specializzati in educazione strutturata con la formazione/tirocinio organizzata dall’Associazione Autismo
Triveneto onlus.

Creazzo, 16/06/00

La responsabile del progetto
Leda Miele Maranza