LEGGE QUADRO 328/2000

0 Pubblicato da Lun, 15 Aprile 2013, 09:04

 – IMPORTANTI CONSIDERAZIONI –


Per le famiglie dei portatori di handicap uno degli aspetti più interessanti della legge 328/2000 (legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) è costituito a parer mio dal contenuto dell’art.14.
In esso si dispone che, su richiesta degli interessati cioè i disabili di cui all’art.3 della L. 104/92, i Comuni in collaborazione con le ASL predispongono un progetto individuale. “ …. il progetto individuale comprende, oltre alla valutazione diagnostico-funzionale, le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale, i servizi alla persona a cui provvede il comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero ed all’integrazione sociale, nonché le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale.Nel progetto individuale sono definiti le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare.”
La prima novità da evidenziare è che finalmente come genitori di disabili avremo la possibilità di avere un’interlocutore certo, il Comune. E noi tutti sappiamo bene cosa significhi essere mandati da un Ufficio all’altro senza avere mai la certezza di aver parlato con la persona giusta.
Ancora più importante per i nostri figli è che finalmente si è arrivati alla determinazione di garantire loro un intervento con caratteristiche di continuità ed organicità e non, come accade molto spesso oggi, una serie di iniziative frammentarie e a volte contrastanti tra loro.
Ovviamente non facciamoci illusioni perché, e ne siamo ben consapevoli, non esiste alcun automatismo tra le disposizioni di legge e quanto poi effettivamente avviene nella realtà.Sta però soprattutto a noi genitori vigilare e richiedere il rispetto dei diritti dei nostri figli, senza cadere nella rassegnazione pur di evitare gli umilianti ostacoli frapposti dalla burocrazia.
In ogni caso sarebbe opportuno che ognuno di noi presentasse la suddetta richiesta al proprio Comune di residenza per avere un’ulteriore strumento giuridico a tutela dei nostri diritti e per testimoniare la nostra esistenza alle Istituzioni che molto spesso semplicemente ci ignorano.

Luigi A. Castaldo
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